Una Gita a.....

Villa Taranto
-Verbania-






Domenica ti porterò sul lago… diceva una vecchia canzone e così, alla fine, dopo giorni e giorni pieni zeppi delle più disparate attività, abbiamo passato una bella giornata in quel di Verbania, provincia del Verbano, Cusio, Ossola in Piemonte.

Partenza da Milano con il treno delle Nord ed arrivo in quel di Laveno-Mombello, ridente cittadina adagiata sulla sponda lombarda del lago Maggiore o Verbano (donde il nome della provincia rivierasca dall’altra parte del lago, fatto sta che la meta della nostra gita è per l'appunto dall’altra parte del famoso lago che con una corsa di circa 20 minuti raggiungiamo l’approdo di Intra da dove a piedi per una veloce passeggiata si raggiunge la Villa Taranto (si poteva prendere anche il battello, che copre la distanza tra gli approdi di Intra e di villa Taranto in 5 minuti, ma la passeggiata ci ha regalato un’inaspettata variante.

Siamo arrivati nel bel mezzo di una manifestazione sportiva con barche da gara ed eccoci dunque ad assistere ad una parte delle gare della 100 miglia del lago Maggiore, corollario del tutto una carina fiera con pesciolata di lago, stante che in villa il pic-nic è… poco gradito, abbiamo approfittato dell’occasione e via.

Finita la merenda, visitata la fiera, osservato le barche ci siamo inoltrati nella favolosa Villa Taranto, meta della nostra gita; l’ingresso a pagamento se a prima vista esoso (8,50 euro gli adulti) appare pienamente giustificato a fine giornata, una così vasta e complessa raccolta di specie botaniche necessita di cure non indifferenti, e questo detto da persone pur incompetenti in materia “botanica”, l’unico “neo” è che il pagamento deve essere effettuato cash in contanti e non abbiamo scorto un bancomat a portata di mano, meno male che i soldi sono bastati.

In villa, la star è stata il tulipano, decine e decine di specie con tutti i colori dell’iride, dal bianco dell’Ivory floradele al nero Black Parrot (quelle fotografate da noi) in realtà ancora più bianchi il Casablanca o il White parrot o ancora più neri quali il Queen of night, passando poi per le varietà Georgette, Washington e Monna Lisa (gialli/rossi) o al red shine (come dice il nome… rosso) o i bianchi rosati Fancy frills e Marylin o il giallo Gold Beryl, c’era da perderci la testa.

Ma non solo tulipani, la villa offre scorci incantevoli e macchie di vegetazione con colori vividissimi, in serra ci sono anche i banani! Poi ponti e ponticelli, in un ambiente d’incanto, tra l’altro qui ha anche sede la prefettura del Verbano Cusio Ossola, non ho però capito se per andare in prefettura occorri pagare il biglietto d’ingresso, mah!

Tra le specie arboree presenti molte sono state “piantate” da teste coronate e vari presidenti di stato, qui per la parte italiana, il 4 ottobre 2005 (data a Francesco molto cara –onomastico!-) l’allora presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ebbe a piantare un Fagus Selvatica.

Nel parco è possibile ammirare una sequoia californiana (ancora molto piccola viste le dimensioni che questi alberi possono raggiungere) o la Dicksonia Antartica con a fianco una Osmunda Regalis.

Discorso particolare è quello relativo all’Emmenopterys Henry che è accompagnato da un cartello che dice: «Questo albero, appartenente alla stessa famiglia di caffè e gardenia (Rubiacee), è originario delle foreste temperate della Cina dalle quali venne introdotto con successo in Europa nel 1907 mostrandosi sorprendentemente acclimatabile anche in zone in cui le temperature minime raggiungono i –12°C.

Venne piantato in questi giardini nel 1947 ma si dovette attendere fino al luglio 1971 per avere la sua prima fioritura; fu un evento straordinario mai verificatosi prima di allora in Europa.»

Tamerici, Rododendri, alberi delle più disparate specie, tulipani e poi tulipani e ancora tulipani, fiori ed erbe, ma a chi dobbiamo dire grazie per questo miracolo di architettura arboricola che noi oggi possiamo ammirare nel grandioso complesso dei giardini di villa Taranto? Il complesso occupa tutto il fianco nord orientale del promontorio della Castagnola fu acquistato nel 1931, dal capitano scozzese Antonio Neil McEacharn, arciere della regina d'Inghilterra e Accademico Linneano. E' grazie al lavoro assiduo e metodico di costui se noi oggi possiamo visitare i più bei giardini botanici d'Europa. Neil McEacharn ha donato la villa e tutto il complesso del parco, da lui creato allo Stato Italiano.

Nel 1952 i giardini furono aperti al pubblico, ed oggi sono gestiti dall'Ente Giardini Botanici Villa Taranto, questo ente, nella più bella tradizione ereditata da Neil McEacharn ha continuato ad arricchire il patrimonio botanico e paesaggistico con nuove varietà arboree.

Il giro termina giusto in tempo per ammirare alcune imbarcazioni in gara sul lago e a noi non resta che ritornare verso l’imbarcadero di Intra, ma cosa c’è laggiù, sotto il ponte sul san Bernardino… una coppia di cigni intenti a costruirsi il nido ci regala un ultimo assaggio di vita “selvatica”; il tempo di dedicarci un piccolo ristoro e poi verso Laveno, breve visita alla cittadina e quindi il treno che ci porta veloci verso casa.



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19 aprile 2008
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