Viaggio negli Stati Uniti d'America 3-Sequoia & Kings Canyon National Parks: Torna al menù di sezione


In viaggio in...
Stati Uniti d'America



3. Sequoia & Kings Canyon National Parks



Giornata di trasferimento, oggi lasciamo lo Yosemite National Park. Dopo la colazione, caricata la macchina, ci dirigiamo verso la highway 99, a Fresno cominciamo a vedere le indicazioni per un altra nostra destinazione, ma poco più a sud imbocchiamo la highway 198 e risaliamo le praterie fermandoci poco dopo alla ricerca di provviste.

Ripreso il viggio, giunti in località lago Kawea consumiamo il pasto e poco dopo arriviamo alla nostra destianzione: Three Rivers. Cerchiamo il bed & breakfast e quando lo troviamo, in casa non c'è nessuno, sulla porta un biglietto indirizzato a noi con le indicazioni sulle nostre camere e per la colazione del giorno dopo.

Siamo arrivati


...


Abbiamo lasciato ieri lo Yosemite e oggi siamo alle pendici del Sequoia National Park, e dopo la sostanziosa colazione è li che ci rechiamo (in verità la colazione servita dalle 8.30 è un po' tarda) comunque percorriamo la 198 che, all'ingresso del parco, all'ash mountain diventa la Generals highway. Il percorso però, era interessato da lavori stradali e lunghi tratti di strada erano a senso unico alternato.

Inoltrati nel parco una piccola devizione ci porta al Tunnel Log: una sequoia caduta sulla strada è stata opportunamente sagomata per farci passare veicoli alti fino a quasi due metri, le foto di rito e poi, una volta parcheggiata la macchina, ci rechiamo verso il crescent meadow, un giro intorno a un prato dove veniamo assaliti da fastidiosissime zanzare; torniamo ancora una volta sui nostri passi ed anche di corsa, raggiungiamo una zona abbastanza pulita, dove di zanzare non se ne vedono e dove possiamo consumare un pasto.

Stiamo ormai finendo di mangiare quando nella zona fa capolino un cerbiatto che, per nulla infastidito dalla presenza umana, si aggirava tranquillamente tra i tavoli, evidentemente alla ricerca di cibo.

Non era finito l'incontro con il cerbiatto, o "deer" in inglese, che qualcuno comincia a parlare della presenza in zona di un "bear", o meglio, di un orso, in italiano. La cosa non provoca particolae scompiglio, vista la folta presenza umana tutta a debita distanza di sicurezza, e vai con foto, filmini e quant'altro per immortalare l'insolita presenza (insolita per un abitante delle città).

Il tempo stringe ed eccoci di nuovo in macchina, si va a vedere l'attrazione principale del parco, si tratta di una sequoia, conosciuta con il nome di Generale Sherman, questo albero, è l'essere vivente più massiccio del pianeta terra e le persone al suo confronto sembrano formiche. Non si tratta dell'albero più alto, quello è il Generale Grant, ne quello più vecchio, poichè è particolarmente difficile stabilire l'età di queste piante, ma, come dicevo la più massiccia, per trasportarlo non sarebbero sufficienti due boeing 747, è semplicemente enorme.

Il trovarsi di fronte a questo esemplare di sequoia incute profondo rispetto per tutto ciò che la natura ha saputo metter intorno a noi.

La contemplazione è quasi preghiera e difficilmente si può dimenticare di essere stati al cospetto del Generale Sherman.

La visita continua presso il locale Giant Forest Museum al cui ingresso svetta una sequoia chiamata "Sentinel".

Di li a poco eccoci al Big Trees Trial una facile passeggiata di circa 1 km intorno a un prato costeggiato da questi enormi alberi; ma come mai per una circonferenza di un chilmetro la scena è completamente sgombra dalle sequoie? è presto detto, la zona presenta una depressione in cui si raccoglie l'acqua; la sequoia è un albero maestoso ma delicato, ha bisogno di condizioni particolari di calore, acqua e pulizia per poter diventare una "monarca" ossia una sequoia gigante giunta al suo ultimo stadio di sviluppo, e l'eccessiva acqua di questo campo ha confinato le sequoie ai suoi bordi.

Come tutti gli esseri viventi, questi ad un certo punto muoiono, sebbene le sequoie siano particolarmente resistenti a parassiti, funghi e perfino al fuoco, quando muoiono si schiantano al suolo provocando un fragore che è simile a quello di un treno che deraglia insime ad una valanga, a quel punto, prende il triste nome di "Monarca Caduta".

è giunta la sera, le miglia corrono veloci sotto le ruote della Dodge che ci riporta verso casa quando una tarantola ci taglia la strada, ci fermiamo poco più avanti e l'animale, raggiunto, si nasconde tra le foglie, tra la gioia e lo spavento dei bambini, presto si fermano altre famiglie alle quali indichiamo la posizione dell'animale, tutti apprezzano, sono francesi e spagnoli ed anche qualche americano; ora abbiamo visto quasi tutto, torniamo al bed & breakfast, si va a nanna.


...


Seconda ed ultima giornata piena sotto il Sequoia National Park, lasciamo l'alloggio nella tarda mattinata, oggi vogliamo visitare il Kings Canyon National Park, questo parco, situato a nord del Sequoia, fa parte con quest'ultimo, di un enorme complesso forestale noto sotto il nome comune di Sequoia and Kings Canyon National Parks.

La strada che abbiamo scelto non si è rivelata molto felice. Decine e decine di miglia tutte a curve e tornanti, ma alla fine ci siamo, l'ingresso stradale al Canyon è uno solo, dalla highway 180, arriviamo per l'ora di pranzo al Kings Canyon Visitor Center, ci accomodiamo e pranziamo circondati da alcuni scoiattoli.

Dopo pranzo ci accodiamo a una ranger che fa da cicerone mentre ci porta a vedere la sequoia mondialmente nota sotto il nome di Generale Grant; questa, sebbene meno massiccia del Generale Sherman, è più alta di quest'ultimo ed è l'albero di Natale Nazionale Americano.

Alto come un grattacielo, al suo confronto le persone sono benchè poca cosa e il rispetto che richiede non è secondo a quello del suo fratello Sherman; ammiriamo estasiati.

Riprendiamo la marcia e visitiamo il vicino museo, dopo di che, di nuovo in macchina per una fuga verso il Kings Canyon.

La strada che man mano scende nella gola, viene ad essere ad un tratto sormontata da ripide pareti, e li a fianco, scorre impetuso il fiume Kings; la strada è ancora lunga e il tempo scorre veloce, così, una volta giunti al Cedar Grove Visitor Center ci concediamo qualche acquisto, e un rapido bagno nel fiume quindi si riparte; questa volta decidiamo di seguire la strada che abbiamo percorso ieri sera passando dal Sequoia National Park.

Dopo una breve tappa tecnica al Visitor Center del Kings Canyon, le miglia corrono veloci o quasi dopo tre ore siamo in vista del ristorante... mangiamo e dopo rientriamo al B&B, stanchi e felici. Domani ci trasferiamo altrove, abbiamo appuntamento alle 15.00 con la famiglia con la quale condivideremo il resto delle ferie, si va a Los Angeles, più precisamente a Venice beach.



Guarda il video delle foto della tappa del viaggio su




manda un'e-mail al webmaster

sito on line dal
19 aprile 2008
firma il guestbook! stampa la pagina